Per chi vuole conoscere a tutto tondo il
territorio di Malborghetto e, in generale, della Valcanale, la tappa
al Museo etnografico è assolutamente
necessaria. L’esposizione, infatti, è dedicata alla Valle nei suoi
più vari aspetti: da quello etnografico a quello geologico, da
quello storico fino a quello preistorico-paleontologico. Inoltre,
viene dedicato ampio spazio alle antiche attività economiche del
territorio, in particolare quelle estrattive della Miniera di Raibl e
quelle imprenditoriali tipiche della zona che fiorirono tra la
seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. L’area
più recente del Museo, invece, si sofferma sulle tradizioni e i riti
collegati alle festività religiose natalizie e pasquali, tra cui
quella dei famosi Krampus, molto sentita in quest’area del
Friuli. Infine, vi sono delle sezioni specifiche dedicate alla
Foresta millenaria di Tarvisio e alla storia del Palazzo che ospita
il Museo stesso.
La completezza
dell’esposizione, infatti, è accompagnata dall’eleganza del
Palazzo Veneziano, l’edificio presso cui ha sede. Il palazzo venne
costruito nel 1569 dalla famiglia Pauli che, nonostante fosse
originaria di Gemona del Friuli, divenne al tempo una delle più
importanti di Malborghetto. Lo stile italiano in cui venne costruito
lo differenziava delle altre strutture residenziali del paese, e per
questo motivo si iniziò a chiamare l'edifico con il nome di "Palazzo
Veneziano". Ironia della sorte, in passato ci si riferiva al
palazzo con il termine locale e tedescofono "Haus", ovvero "Casa", il che portava a un rapporto quasi contraddittorio tra
l’appellativo tedesco e l’architettura tipicamente italiana.