Lungo la strada che attraversa la Val Dogna e porta verso Sella
Somdogna, si può facilmente incorrere nelle evidenti e numerose
testimonianze che la Grande Guerra ha lasciato nell’area. Sono
molto frequenti, infatti, i manufatti, i forti e le trincee che
dimostrano il ruolo strategico avuto dalla vallata nel corso del
conflitto: questa zona, infatti, era attraversata dal confine tra
Italia ed Impero austro-ungarico e rappresentava uno dei fronti che
si erano aperti durante la guerra.
Oggi molti di questi luoghi intrisi di
storia e di memoria sono raggiungibili grazie a sentieri da poco
riscoperti e valorizzati, in concomitanza col Centenario dalla fine della disputa.
Gli attuali percorsi si sviluppano con l’intento di ricalcare le
vie che sono state percorse dai nostri nonni in quegli anni
complicati che hanno segnato la loro esistenza.
Infine, a suo tempo nella Valle vennero
realizzate, due teleferiche: la principale partiva dai pressi della
stazione di Dogna e arrivava a Chiout; la seconda collegava Dogna con
Mincigos. Oggi sono ancora visibili molti dei manufatti che le
costituivano (come la stazione di arrivo della prima a Chiout o la
stazione intermedia sul Çuc
Barète), raggiungibili proprio attraverso i sentieri naturalistici
che percorrono la Val Dogna, che risulta così essere un luogo unico,
in quanto capace di far incontrare natura incontaminata, interesse
storico e senso della memoria.