A partire dall'abitato di Campiolo (non lontano da Moggio Udinese) e
attraverso le pendici della valle percorsa dal Rio Glagnò si
articola un itinerario ricco di fascino, che oscilla tra vere e
proprie scalinate di pietra e tipici sentieri di montagna immersi
nella natura. Ciò che rende unico questo percorso, accessibile solo
a piedi, è il passaggio attraverso tre borghi “fantasma”, da
anni disabitati, che solo recentemente sono stati riscoperti e
rivalutati.
Il primo dei
villaggi in cui ci si imbatte è Moggessa di Qua, un piccolo sito in
stato di abbandono e fortemente danneggiato dal terremoto del 1976;
successivamente si raggiunge Moggessa di Là, più grande rispetto al
primo e architettonicamente intatto: si visita attraversando le sue
strette vie e le piccole piazze, ancora caratterizzate dalle tipiche
fontane in pietra di montagna. Infine si approda a Stavoli, l’unico
borgo dei tre che conserva ancora una periodica presenza di abitanti
(per lo più legata alle residenze estive di persone di qui
originarie o di loro discendenti), resa evidente dagli edifici
ristrutturati e dagli orti regolarmente accuditi.
Insomma, la
ricchezza della montagna friulana è in grado di offrire anche
questo: toccanti passaggi attraverso borghi in apparenza vuoti, ma i
cui silenzi, intrisi di storia, permettono profonde riflessioni
sull’esperienza umana.