La Val Dogna si sviluppa a partire dalla confluenza tra il fiume Fella e il torrente Dogna, incastonandosi come una profonda incisione tra le severe pareti calcaree delle Alpi Giulie.
Le rocce affioranti appartengono principalmente alle formazioni triassiche e giurassiche, ricche di testimonianze fossili che raccontano la storia di antichi mari tropicali che un tempo occupavano questa regione.
Un elemento di particolare interesse paleontologico è rappresentato dalle orme di etosauri rinvenute lungo il greto del torrente Dogna: impronte fossili che testimoniano il passaggio di questi rettili corazzati vissuti nel Triassico superiore, circa 220 milioni di anni fa. Questi segni fossili, unici nel loro genere in Friuli Venezia Giulia, ci offrono uno straordinario sguardo sulla fauna preistorica che popolava le pianure deltizie costiere dell’epoca. la valle si apre progressivamente fino a raggiungere la sella di Somdogna, importante punto di passaggio storico verso la Val Saisera e la conca di Fusine.
Dal punto di vista naturalistico, la Val Dogna custodisce un ambiente di grande pregio, ricco di boschi misti, praterie alpine e pareti rocciose frequentate da stambecchi e aquile reali. Il torrente Dogna, con le sue acque limpide e i salti d’acqua, arricchisce ulteriormente questo quadro naturale di rara bellezza.
Sul piano storico, la valle ha rivestito un ruolo strategico durante la Prima Guerra Mondiale: la strada militare che risale verso Somdogna, oggi percorribile anche dagli escursionisti, conserva testimonianze di fortificazioni, camminamenti e resti di trincee, a memoria delle dure battaglie combattute lungo queste creste di confine.
Oggi la Val Dogna rappresenta un luogo dove la natura e la storia si intrecciano, offrendo un itinerario affascinante per chi desidera esplorare un angolo autentico delle Alpi Giulie.